Essere commercialisti oggi? Più complicato e meno gratificante, CFI al fianco degli imprenditori per risolvere la crisi

articolo a cura di:
Lodovico Poschi
Lodovico Poschi

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commercialisti crisi d'impresa

Commercialisti e crisi d’impresa oggi: situazione complicata e poco gratificante. Ora più che mai hai bisogno di CFI – Crisi Fiscale d’impresa al proprio fianco.

Partiamo da una premessa: il rapporto 2022 redatto da Consiglio e Fondazione Nazionale dei Commercialisti rende evidente quanto questa professione sia cambiata nel corso degli anni.

Essere commercialista oggi è sempre più complicato e meno gratificante?

I numeri parlano chiaro: in 13 anni il numero di praticanti è diminuito del 61%, ma a finire in discesa sono stati anche i redditi medi reali che, dal 2009 a oggi, sono andati giù di oltre il 10%.

In estrema sintesi, potremmo dire che si guadagna meno e si fatica molto di più, sperduti nella giungla delle normative fiscali in cui è diventato davvero difficile muoversi, anche per gli addetti ai lavori.

Senza dimenticare poi le responsabilità sempre maggiori che gravano sulle spalle di chi segue la parte contabile, fiscale e anche più delle PMI italiane.

E così, la medaglia rivela la sua doppia faccia perché, se è vero quanto sopra, ancor più reale è l’esigenza, per i professionisti, di verticalizzarsi sempre di più e ridurre le proprie responsabilità. Per far fronte alle richieste di mercato e per incrementare i propri guadagni, è necessario ricorrere a tutte le nuove opportunità legate al Codice della Crisi d’Impresa.

Quasi 100 mila imprese sono a rischio fallimento, come gestire la crisi d’impresa?

Se, come rivela Cerved nel suo Osservatorio Rischio Imprese pubblicato a maggio, sono 99mila le imprese a rischio fallimento, appare sin troppo evidente quanto delicato sia il ruolo del commercialista in questa difficile congiuntura economica e sociale.

Gestire oggi una crisi d’impresa può diventare complicato anche per il più bravo dei commercialisti, al quale occorre un supporto legale specializzato per ridurre fino a eliminare qualunque tipo di responsabilità.

Ma poi è necessario “fidelizzare” il cliente al quale poter dare una nuova spinta per far ripartire il proprio business.

Con questo obiettivo è nato il Network commercialisti di CFI Crisi Fiscale d’Impresa, la più grande rete in Italia di professionisti al fianco degli imprenditori per gestire e risolvere la crisi fiscale d’impresa.

Il network commercialisti CFI, tutti i vantaggi di farne parte

Aderendo allo stesso, ogni commercialista avrà l’opportunità di poter offrire una soluzione per il Contenzioso Tributario con Agenzia delle Entrate e la ex Equitalia, nuove Strategie per Ridurre il Debito Fiscale, Commerciale e Bancario grazie al Concordato preventivo e i Nuovissimi Piani di Ristrutturazione soggetti a Omologazione (PRO) con la Transazione Fiscale.

Arricchiscono il progetto l’accesso a una formazione trasversale in ambiti come la crescita personale, il marketing digitale, il personal branding e il riconoscimento di un sistema di incentivi economici strutturato. Incluso anche l’affiancamento di un Difensore Patrimoniale e la possibilità di offrire i propri servizi all’interno del network stesso.

Clienti più fidelizzati e maggiori servizi da offrire – commenta il presidente del gruppo Crisi Fiscale d’Impresa, Carlo Carminesi associano anche a un sistema di visibilità fatto di pubblicazioni di articoli personalizzati su magazine come TopAdvisors, e la possibilità di partecipare al format TaxShowLive in onda su BFC Forbes (Canale 511 di Sky)”.

Puoi ottenere maggiori informazioni sul Network dei Commercialisti “Garanti dell’imprenditore”, scoprendo tutti gli altri vantaggi, cliccando qui.

Sei un commercialista e vuoi sapere di più?