I tributi locali (IMU, TASI, TARI, TARSU, ecc.) si prescrivono in 5 anni.
Non in 10, come spesso sostiene l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
È importante che tu lo sappia per difenderti dalle aggressioni di ex Equitalia che talvolta esige i tributi locali quando è troppo tardi…
e tu non devi più pagare nulla!
Ed è proprio la famigerata “tassa rifiuti” (TARI) ad aver gettato Paola, 45 anni, nel panico. Lei è un architetto e da qualche anno si è trasferita a Milano dopo anni di lavoro a Varese.
“Ma io non so niente di questo debito! Avrei pagato tutto e subito: ho il terrore di Equitalia, tengo tutte le ricevute, non butto via niente”, del resto suo marito pensa subito che sia stata una dimenticanza di Paola…
Eh sì, perché i problemi con il Fisco si trasformano immediatamente in discussioni “casalinghe” basate sul comune sentire per cui “lo Stato non sbaglia mai”. E, quando arriva l’atto esecutivo, la paura e il senso di colpa prendono il sopravvento.
Ma Paola è tra i professionisti che non si arrendono alle “vessazioni” del Fisco e, prima di pagare, vuole vederci chiaro. Per questo chiede una consulenza a noi di CFI Garanti del Contribuente, la Prima Azienda Legale in Italia specializzata in contenziosi avverso l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Da oltre 16 anni ci occupiamo di situazioni come quella di Paola, ormai non si contano più gli imprenditori e i professionisti aiutati a risolvere (davvero) con ex Equitalia…
Ad accoglierla è l’Avvocato Simone Forte che, dopo aver analizzato l’estratto di ruolo, nota uno dei vizi più comuni che annullano la cartella esattoriale per tributi locali: il debito è più vecchio di 5 anni.
Il ricorso si può fare e, a emettere la sentenza, è dopo qualche mese è il Giudice di Pace di Varese: debito annullato per mancata notifica e intervenuta prescrizione.
Paola può quindi “buttare via” la cartella e tornare a sorridere!