Scadenza della prima rata alle porte per la Rottamazione Quater. Cosa può aspettarsi chi non ha aderito?
Il 31 ottobre è quasi alle porte! La deadline per il versamento dell’unica o prima rata della Rottamazione quater per i soggetti che vi hanno aderito è vicinissima.
Per chi ha optato per il pagamento in un’unica soluzione, quest’ultimo dovrà essere versato entro il 31 ottobre, mentre per coloro che hanno scelto la dilazione e che in questi giorni stanno ricevendo il piano di ammortamento con i relativi bollettini, dovranno essere pronti a versare il 10% del debito rottamato.
Invece per chi non ha aderito alla Rottamazione Quater cosa può aspettarsi?
Per i contribuenti che hanno deciso di non aderire, il debito rimarrà invariato, comprensivo di tutte le sanzioni, gli interessi e gli oneri di riscossione maturati nel tempo.
L’Agente della Riscossione potrà avviare tutte le attività necessarie per recuperare gli importi, a partire dalla notifica dell’intimazione di pagamento che apre le danze alle successive azioni cautelari ed esecutive.
Scadenza della prima rata, cosa accade se non paghi
Decorsi i 5 giorni dalla notifica dell’intimazione di pagamento, Agenzia delle Entrate Riscossione potrà procedere con il pignoramento dei conti correnti o con il pignoramento dello stipendio o degli importi dovuti da un cliente o potrà informarti con una comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria o un preavviso di fermo amministrativo, che avrai altri 30 giorni per provvedere al pagamento del debito, magari mediante rateazione, pena l’iscrizione ipotecaria sul tuo immobile o il fermo amministrativo del tuo veicolo.
La ricezione di uno degli atti sopra elencati può rappresentare una valida opportunità per verificare il tuo debito e contestarlo in giudizio.
Spesso gli atti notificati da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione sono affetti da vizi che ne comportano la nullità , annullando di conseguenza anche il debito fiscale,
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Portarsi dietro un debito fiscale rappresenta una zavorra per la tua impresa e mette a rischio anche il tuo patrimonio personale.Â
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Affidarsi a un professionista esperto in contenzioso tributario o per rottamare il proprio Debito, si rivela uno strumento efficace e risolutivo.
E nel caso di una crisi aziendale, ricorda che oggi hai a disposizione molti strumenti giuridici, da poco rinnovati e modificati, che a seguito dell’impugnazione del debito, quando maggiore di 100, 200 o 500mila euro, consentiranno di gettarti la paura alle spalle e ripartire con rinnovato slancio.Â
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