Rottamazione Ter al saldo, poi Sostegni Ter e Rottamazione Quater?

articolo a cura di:
Eugenia Piunno
Eugenia Piunno

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CFC - Rottamazione Ter 2022 e Rottamazione Quater_

Rottamazione Ter 2022, oggi il saldo della prima rata, poi Rottamazione Quater?

Scade oggi, lunedì 28 febbraio, il termine per saldare la prima rata per la Rottamazione Ter 2022. 

I contribuenti che hanno aderito alla Definizione agevolata possono godere del termine di “tolleranza” di 5 giorni. C’è quindi tempo fino a Lunedì 7 marzo 2022 per completare il pagamento.

Ad oggi sono 718mila i contribuenti rimasti ancora in ballo con la Pace fiscale, compresi tutti coloro che hanno potuto beneficiare del cd. “Saldo e Stralcio”. 

Ricordiamo che la Legge n. 106/2021 di conversione del “Decreto Sostegni-bis”, nonché il Decreto Legge n. 146/2021 (convertito dalla Legge n. 215/202) non hanno modificato le date di scadenza originariamente previste per il pagamento di “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” (indicate nei bollettini di pagamento) ma hanno fissato il termine dello scorso 9 dicembre 2021 entro cui effettuare il pagamento delle rate 2020 e del 2021.

In particolare, il pagamento di queste rate è stato considerato tempestivo e non ha comportato l’inefficacia della Definizione agevolata se sia effettuato integralmente entro il 14 dicembre 2021, considerando i cinque giorni di tolleranza di cui al DL n. 119/2018. 

Va evidenziato che chi non è in regola con i pagamenti al 31 dicembre è fuori dalle agevolazioni. Per loro, cui si aggiungono i contribuenti che salteranno questa scadenza, il rischio cui sono esposti è la ricezione di una Intimazione di Pagamento. Se sei esposto a questo atto (o lo hai già ricevuto) è opportuno che verifichi subito la tua posizione: qui un video gratuito che ti spiega come intervenire.

Per i contribuenti in regola alla data del 14 Dicembre 2021

Le scadenze 2022 delle rate della “Rottamazione ter” previste dal Decreto Legge n. 119/2018, sono fissate nelle seguenti date:

  • 28 febbraio;
  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.

Anche in questo caso, il pagamento è ammesso entro i cinque giorni di tolleranza. 

Stralcio dei debiti fino a 5mila euro

Altro discorso è quello relativo allo stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro, previsto dal “decreto Sostegni” (Dl n. 41/2021). Con la circolare n.11/E del 22 settembre 2021, firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate ed emanata d’intesa con Agenzia entrate-Riscossione, vengono forniti chiarimenti sui debiti che possono essere annullati, sui contribuenti che possono beneficiare della misura e sulle tempistiche.

In particolare, il 31 ottobre 2021 sono stati stralciati in automatico tutti i debiti che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo fino a 5.000 euro, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Per maggiori dettagli consulta il sito di Agenzia delle entrate-Riscossione e verifica direttamente la tua posizione debitoria. 

Nuova speranza per “Sostegni Ter”, necessaria Rottamazione Quater

L’attenzione del Governo è però tutta puntata sull’altra fetta del parterre, composta dall’oltre mezzo milione (43% del totale) di contribuenti “decaduti”. 

Sono tutti coloro che hanno saltato o non hanno versato, anche solo in parte, gli importi dovuti per il 2020 e il 2021, nelle tappe stabilite dagli interventi normativi del periodo emergenziale. 

Appare sempre più concreta l’ipotesi di un “Decreto Sostegni ter” proprio alla luce dei numeri relativi ai decaduti della Pace Fiscale (Rottamazione ter e Saldo e Stralcio). 

Le forze di maggioranza e opposizione puntano sulla conversione del decreto Sostegni ter, all’esame (in prima lettura del Senato). Già oggi, lunedì 28 febbraio, ci potranno essere indicazioni in merito. 

L’ipotesi oggetto di valutazione sarebbe quella di una “ristrutturazione” complessiva del debito fiscale e contributivo

Al Governo è chiesto di valutare le «modalità di ristrutturazione del debito fiscale e contributivo complessivo, per tutti i contribuenti che per le obiettive difficoltà dovute alla crisi economica non hanno potuto effettuare i relativi versamenti dovuti». 

La richiesta, in concreto, sarebbe quella di spalmare i debiti scaduti al 31 dicembre 2021 consentendo un pagamento in almeno 72 rate a partire da Giugno 2022. Quello che sarebbe realmente necessario, richiesto da forze politiche e contribuenti, è una nuova rottamazione delle cartelle: una Rottamazione quater che copra gli anni 2018-2019-2020.

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