Riscossione al 30 giugno: le ultimissime dal Governo Draghi

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Riscossione al 30 giugno
Riscossione al 30 giugno, da Palazzo Chigi l’indiscrezione che tutti aspettavano.

Un fiume in piena, almeno sul fronte indiscrezioni, quello che ha rotto gli argini ieri sera, martedì 11 maggio, a Palazzo Chigi.

La riunione presieduta dal premier Mario Draghi ha provato a fissare i paletti sul nuovo Sostegni Bis. Presenti all’assise anche i capi delegazione della maggioranza e il titolare del Mef Daniele Franco. 

Un testo in discussione al Consiglio dei Ministri domani 13 Maggio 2021. 

Tra i tanti argomenti troviamo anche l’ipotesi di un nuovo rinvio del termine di ripartenza per la notifica delle cartelle esattoriali. Queste, in base alle ultime indiscrezioni, dovrebbero slittare al prossimo 30 giugno.

Riscossione al 30 Giugno: cartelle esattoriali congelate di un altro mese 

Insieme al probabile rinvio delle cartelle esattoriali, alla discussione del Cdm, per valutare il “Sostegni bis” sembra essere anche un nuovo meccanismo di calcolo per i Ristori promessi alle imprese, un’indennità ad hoc per le attività rimaste chiuse a maggio, l’ipotesi di un pacchetto di ulteriori misure a sostegno dell’occupazione e la richiesta di introdurre una norma che prevede la cedibilità del credito d’imposta per gli investimenti effettuati nell’ambito del piano Transizione 4.0

Questo dunque è ciò che si apprende da fonti di maggioranza.

Il Governo starebbe quindi ancora valutando di bloccare e arginare lo Tsunami Fiscale. Cioè, quella macchina della riscossione che, per quanto ne sappiamo adesso, doveva ripartire a fine maggio con decine di milioni di atti tra Agenzia delle Entrate ed ex Equitalia. 

Rinvio della Riscossione, parola la Mef

Nei giorni scorsi, il Mef aveva anticipato la possibilità di proroga della sospensione della notifica di cartella di pagamento. Nella stessa comunicazione, si faceva riferimento anche agli avvisi di addebito, agli atti di pignoramento e alle intimazioni di pagamento. 

Tuttavia, si rumoreggiava per la data del 31 Maggio.

Il 30 giugno è ad oggi solo un’ipotesi, un’indiscrezione dato che sul punto non v’è ancora una decisione definitiva. Il termine finale per l’invio di milioni di cartelle destinate a imprese cittadini rimane da stabilire, quindi, forse già domani 12 maggio.

Riscossione al 30 Giugno: la considerazione che “salva gli imprenditori”

Sebbene il nuovo rinvio possa essere visto di buon grado e quasi come “manna dal cielo” per gli imprenditori italiani, resta un dubbio.

Uno solo che apre a mille domande: cos’è importante fare in questo tempo privo di aggressioni fiscali?

La risposta, da parte di chi ogni giorno aiuta le aziende ad evitare aggressioni pericolose come le intimazioni di pagamento è chiara: iniziare a Gestire la propria situazione debitoria.

Questo perché il Fisco avrà l’esigenza di batter cassa e non appena avrà il via libera dal Governo, si focalizzerà soprattutto su chi detiene un elevato debito fiscale. O ancora su chi potrebbe essere soggetto ad avviso di accertamento, questa volta da Agenzia delle Entrate.

Prevenire è meglio che curare…

Cosa deve fare un imprenditore che ha un debito fiscale prima della Ripresa della Riscossione?