Processo Tributario telematico, ecco le novità nella video intervista esclusiva

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Processo Tributario telematico novità

Processo Tributario telematico, ecco le novità estate 2023.

Cosa è cambiato nel processo tributario telematico a partire dal 15 maggio 2023?

L’avvocato Giuliana Fortugno del team legale di CFI – Crisi Fiscale d’Impresa risponde a questa e altre domande in questa intervista video.

Partendo dalle modifiche dello scorso 15 maggio, ripercorre le diverse novità per il processo tributario telematico.

Ai fini pratici, l’intervento più significativo riguarda la documentazione da allegare al deposito e alla firma digitale. Viene infatti prevista la possibilità di deposito dei documenti informatici allegato agli atti processuali anche senza sottoscrizione digitale.

Inoltre è introdotto il formato EML per la prova delle notifiche. In precedenza gli unici formati consentiti erano PDF/A e TIFF. Vengono ammessi i formati CAdES e PAdES per la sottoscrizione di atti e documenti.

Evidenziati anche controlli più rapidi e immediati in fase di caricamento della documentazione, che prendono in esame sia la dimensione dei file sia eventuali difetti di integrità dei file firmati.

Tali novità hanno senza ombra di dubbio snellito la fase del deposito telematico, rendendolo meno ostico ai professionisti.

Ascolta di più durante la puntata!

Con Decreto del 21 aprile 2023 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha introdotto alcune novità nel processo tributario telematico. Le ha illustrate l’Avv. Domenica Giuliana Fortugno nell’intervista a Radio Dream on Fly. 

Processo Tributario telematico: il team risponde

Il team CFI – Crisi Fiscale d’Impresa è guidato dall’avvocato Simone Forte e dal dottor Carlo Carmine che è anche Presidente del gruppo.

CFI – Crisi Fiscale d’Impresa risolve da oltre 20 anni la Crisi Fiscale d’Impresa di imprenditori e aziende. Attraverso un team specializzato, dopo aver impugnato il debito, grazie al Nuovo Codice della Crisi e dell’insolvenza, ne permette una riduzione dell’80% con la possibilità di rateizzare il restante 20% in 4-5 anni.