Pmi sane e meno responsabilità grazie al contenzioso tributario, il concordato preventivo e i piani Pro

articolo a cura di:
Lodovico Poschi
Lodovico Poschi

pubblicazione:

Commercialisti

Pmi sane e meno responsabilità grazie al Network dei Commercialisti!

Questa estate di fuoco ci sta presentando un conto salatissimo. Tra aumenti dei costi energetici, inflazione alle stelle e una crisi di governo la situazione sta lentamente degenerando.
Gli imprenditori sono in balia degli eventi e con sempre più incognite davanti a loro.

Migliaia di PMI a rischio fallimento, il fisco deciso a recuperare 18 miliardi

Ogni commercialista sa bene che occorrerà essere pronti quando a bussare alla porta dello studio sarà quel cliente con una posizione debitoria significativa. Posizione composta da problematiche sia con il Fisco che con i fornitori.

Per le PMI, maggiormente colpite dalla mancanza di liquidità, esiste anche il problema di come finanziarsi.

Il 30 giugno scorso è cessato il regime agevolato delle garanzie statali e gratuite sui finanziamenti bancari.

Ciò significa che se sinora le banche hanno fatto affidamento su una valutazione del merito di credito di una azienda contando su una garanzia dello Stato, dal 1 luglio si è tornati a chiedere e valutare gli strumenti di garanzia forniti dagli imprenditori.

Decisione azzardata visto che in questo momento si fatica a tornare ai livelli pre-Covid pur con qualche timido segnale di ripresa.

Le posizioni debitorie degli imprenditori sono una cosa molto seria e per certi versi pericolosa, che rischia di trasformarsi anche in problemi di natura penale per lo stesso commercialista. 

Codice della crisi, tutte le opportunità per gestire il proprio debito

Le soluzioni, in questo caso, esistono.
Nello specifico si rifanno all’impostazione professionale e risolutiva di:

  1. una valida strategia per il contenzioso tributario,
  2. il concordato preventivo
  3. i nuovissimi Piani di Ristrutturazione soggetti a Omologazione (PRO) con la Transazione Fiscale.

Si tratta di un percorso lungo, è chiaro, ma è un percorso fondamentale per un commercialista che vuole “ridurre” fino a “eliminare” le proprie responsabilità penali legate a un debito fiscale e commerciale non gestito.

Dal 15 luglio scorso, con l’entrata in vigore del nuovo codice della crisi e dell’insolvenza (CCII), lo scenario è radicalmente mutato. Gli stessi commercialisti, che ormai devono fare i conti ogni giorno con le crisi di impresa che colpiscono i loro clienti, si trovano di fronte ad uno strumento nuovo e difficile da utilizzare, se non da parte di professionisti esperti e specializzati.

Carlo Carmine, founder insieme all’avv. Simone Forte di CFI – Crisi Fiscale d’Impresa, non ha dubbi: “L’aggiornamento al codice della crisi segna l’inizio di un’era fondata su una nuova consapevolezza della figura dell’imprenditore che viene considerato parte integrante del tessuto sociale-economico di un territorio, anche in funzione dei posti di lavoro che è in grado di assicurare”.

“Stiamo parlando di una vera rivoluzione – precisa il presidente di CFI Crisi Fiscale d’impresa, Carlo Carmine – perché, affiancato da un professionista specializzato, l’imprenditore può davvero cogliere le opportunità previste dal nuovo ordinamento per superare la crisi e preservare la continuità aziendale”.

Ad esempio, con la nuova Transazione Fiscale all’interno del concordato preventivo, è possibile ottenere una riduzione fino all’80/85% del debito complessivo. Questo stesso importo può essere rateizzato nell’arco di 4, 5 o, a volte, anche 6 anni.

CFI e il network commercialisti, la risposta vincente per andare oltre la crisi

“CFI è nata per proteggere a 360° i nostri imprenditori e prima ancora i commercialisti che sono coloro maggiormente a rischio in caso di crisi d’impresa”.

In definitiva, la crisi fiscale d’impresa ha bisogno di essere gestita in modo affidabile e senza rischi. Sia per l’imprenditore sia per i professionisti che lo assistono.

Gli stessi commercialisti spesso hanno l’esigenza di arricchire i propri servizi per gestire queste questioni.

Il network commercialisti Garanti dell’imprenditore – conclude il founder, Carlo Carmine – nasce proprio con questo intento. Mettere a disposizione dei professionisti i servizi di cui necessitano per risolvere la crisi fiscale d’impresa.
Gli aderenti al Network ricevono un aggiornamento continuo.
In questo modo possono offrire ai propri clienti un servizio che altrimenti non sarebbero in grado di dare.
Insieme vogliamo superare questo momento così difficile e aiutare più imprenditori possibile a risanare la propria azienda e consentirle di ripartire con rinnovato slancio verso il futuro”.

Arricchiscono il network l’accesso a una formazione trasversale in ambiti come la crescita personale, il marketing digitale, il personal branding e il riconoscimento di un sistema di incentivi economici strutturato che include anche l’affiancamento di un Difensore Patrimoniale e la possibilità di offrire i propri servizi all’interno del network stesso.

Puoi ottenere maggiori informazioni sul Network dei Commercialisti “Garanti dell’imprenditore” a questo link

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