Pignoramento del conto corrente: difenditi da ex Equitalia

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Ex Equitalia è autorizzata a contattare la tua banca e ordinare il pignoramento conto corrente. Il tutto anche senza l’autorizzazione del Giudice. Quindi, se hai un debito con Fisco, è bene che tu sappia come difenderti

Perché ex Equitalia può pignorare il conto corrente

Se non possiedi un immobile o dei beni pignorabili, ex Equitalia può aggredire il tuo conto in banca. Sembra una follia, ma la cartella esattoriale è già di per sé un atto esecutivo. Per questo l’Agenzia delle Entrate Riscossione può procedere al pignoramento conto corrente dopo 60 giorni dalla notifica della cartella senza che tu lo sappia. Quando verrai chiamato dalla tua banca, il conto sarà ormai stato pignorato.

A questo punto, avrai altri 60 giorni di tempo per pagare. Scaduto questo termine, ex Equitalia potrà chiedere alla banca di versare immediatamente quanto dovuto. Ma non è tutto. Qualora il tuo saldo non fosse sufficiente, potrebbe scattare il pignoramento dello stipendio o della pensione.

Per quanto possa sembrarti ingiusto, oggi ex Equitalia può fare anche questo. Ma tu puoi difenderti!

Come difendere i tuoi risparmi

Se hai ricevuto una cartella esattoriale, il primo passo da fare è richiedere una verifica: oltre l’87% degli atti emessi da ex Equitalia contengono vizi di forma o di notifica che possono annullare il debito (o ridurlo di molto).

Ma è importante agire velocemente, prima che l’Agenzia delle Entrate Riscossione contatti la tua banca e avvii le procedure. 

Con oltre 104 avvocati, attivi su tutto il territorio nazionale, ci impegnano ogni giorno per tutelare i diritti di chi come te lavora onestamente e paga le tasse ma, nonostante questo, finisce nella morsa di ex Equitalia.

Scopri come risolvere (davvero) e proteggere il tuo conto corrente dall’Agenzia delle Entrate Riscossione!