Nuovo rinvio dei Pagamenti delle Cartelle Esattoriali nell’emendamento al Decreto Fisco-Lavoro

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Decreto Fisco-Lavoro

Pagamenti Cartelle Esattoriali: novità dell’ultima ora.

Un fine dicembre in fermento per gli imprenditori, soprattutto alla luce delle ultimissime novità sui termini di pagamento delle cartelle esattoriali.

Il via libera è arrivato il 15 dicembre 2021 ma è di poche ore fa l’ulteriore modifica giunta dall’approvazione di un emendamento alla Camera e così sono cambiati i termini di pagamento per le cartelle esattoriali.

La modifica non riguarda solo quelle notificate tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021 ma anche quelle che saranno notificate tra gennaio e marzo del prossimo anno (2022).

“Uno degli emendamenti alla Manovra – così come evidenzia TgCom24) approvati dalla commissione Bilancio del Senato prevede il prolungamento a 180 giorni del termine per il pagamento delle cartelle notificate nel primo trimestre 2022″.

L’intervento non determinerebbe oneri per la finanza pubblica perché “a pari del termine ordinariamente previsto di 60 giorni dalla notifica”.

Il nuovo termine di scadenza, quindi, ricade comunque nell’anno 2022.

A trattare l’argomento “Cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre”, sono stati anche Carlo Carmine e Simone Forte nel corso dell’ultimo Business Webinar.

Più tranquillità, quindi, per tutti gli imprenditori in “attesa” di una cartella esattoriale, almeno in apparenza, ma non è esattamente così.

Lo vedremo a breve, ad ogni modo, è fondamentale per un imprenditore conoscere a pieno la propria posizione debitoria ed è per questo che ti invito a cliccare qui per scoprire come scaricare il tuo estratto di ruolo.

Pagamenti Cartelle esattoriali e Decreto Fisco-Lavoro: novità sull’impugnazione degli atti

C’è una “brutta notizia” perché, nonostante per molti sia risultata vantaggiosa l’ulteriore proroga per i pagamenti, certo non si può dire lo stesso per i termini di impugnazione delle cartelle.

Questi, infatti, al centro anche di altre iniziative del Governo volte a limitarne l’impugnabilità, clicca qui per conoscere le ultime novità, risultano fissati comunque in 60 giorni.

Risulta quanto mai necessario, in vista del nuovo anno, prendere in mano la propria situazione debitoria. 

Il futuro prevede certamente un’accelerazione sul fronte “recupero” da parte del Fisco. Il buco causato da 2 quasi anni di sospensione è davvero cospicuo, per cui è impossibile supporre un “addolcimento” da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Per questo motivo, il consiglio è di verificare e gestire il debito fiscale quanto prima. Il 2022 è considerato per gli esperti, l’anno dell’inferno fiscale. In lista decine di migliaia di intimazioni di pagamento che impongono il pagamento totale del debito in appena 5 giorni.

“Aspettare” è un errore che nessun imprenditore può permettersi. La sola scelta saggia è agire adesso.

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