Pignoramento Agenzia delle Entrate: il caso risolto
Oggi parliamo di un caso delicato e anche molto frequente in questo periodo storico: il pignoramento da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione.
Prima di entrare nel dettaglio del nostro ennesimo caso risolto, è importante sottolineare la differenza tra il subire un pignoramento da un privato, magari un fornitore, rispetto ad un pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il pignoramento da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione viene definito diretto, perché l’imprenditore si trova già ad aver subito l’azione esecutiva e ne viene a conoscenza solo in un momento successivo.
In questo articolo analizziamo un caso risolto da uno dei nostri legali, l’avvocato Claudia Patrone: ci troviamo in Veneto e l’azienda si occupa della produzione di arredi, allestimenti e serramenti.
Quando l’imprenditore si è rivolto a CFI Crisi Fiscale d’Impresa era abbastanza preoccupato, perché il pignoramento del conto corrente aveva bloccato l‘intera attività dell’impresa e non riusciva più a pagare né dipendenti né fornitori.
Era ovviamente in uno stato d’animo disperato, perché tutta la sua attività imprenditoriale era paralizzata.
Infatti in CFI Crisi Fiscale d’Impresa sono capitati casi in cui addirittura l’imprenditore viene informato del pignoramento direttamente dall’istituto bancario perché aveva subito il blocco del conto corrente.
Per questo motivo è fondamentale conoscere gli strumenti utilizzati dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione e avere al proprio fianco un professionista specializzato in grado di guidarti verso la migliore strategia difensiva, come CFI – Crisi Fiscale d’Impresa: eccellenza Forbes del Legal in Italia in ambito Tutela del Patrimonio e Gestione del debito Fiscale.
Caso Risolto: cosa abbiamo fatto e che risultato abbiamo ottenuto?
Il nostro lavoro è partito dall’analisi della situazione dell’imprenditore e dagli atti che vanno a caratterizzare la procedura esecutiva: abbiamo verificato se gli atti precedenti al pignoramento erano stati notificati correttamente.
E proprio dialogando con l’imprenditore ci siamo resi conto che non tutti gli atti precedenti al pignoramento erano stati regolarmente notificati, a partire dall’intimazione di pagamento e ancora precedentemente da una cartella di pagamento in essa contenuta.
Per questo motivo abbiamo avviato il nostro ricorso facendo opposizione contestuale alla cartella di pagamento, all’intimazione di pagamento e al conseguente atto di pignoramento.
Agenzia delle Entrate Riscossione nel corso del giudizio non è stata in grado di provare la regolare notifica di una delle cartelle di pagamento contenute all’interno del pignoramento stesso.
In questo caso la commissione non ha potuto far altro che accertare l’omessa notifica della cartella di pagamento, dichiarando la nullità di quest’ultima e quindi di tutti gli altri atti, tra cui l’intimazione di pagamento e l’atto di pignoramento.
Insomma, è bastato far annullare una sola cartella per far decadere tutto il pignoramento e l’intimazione di pagamento.
Hai ricevuto un atto di pignoramento? Scopri come possiamo aiutarti
Come vedi basta il vizio di uno solo dei titoli su cui si fonda l’atto di pignoramento per far venir meno l’intera azione esecutiva.
Tante volte quando arrivano pignoramenti o intimazioni di pagamento comprendono quello che è accaduto fino a quel momento, un riepilogo di decine di cartelle.
Grazie all’aiuto di un legale di CFI Crisi Fiscale d’Impresa, il caso si è concluso con l’annullamento della cartella di pagamento e dell’intimazione di pagamento ed è venuto meno anche il pignoramento.
Anche in questa situazione siamo di fronte ad un caso risolto.
Affidarsi ad un team esperto e competente come quello di CFI Crisi Fiscale d’Impresa può aiutarti a risolvere i tuoi problemi col Fisco, arrivando persino ad annullare un atto impositivo illegittimo.
In CFI Crisi Fiscale d’Impresa da oltre 20 anni aiutiamo gli imprenditori a Gestire e Risolvere le proprie posizioni debitorie con l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), eliminando Inviti a comparire, Avvisi Bonari, Avvisi di Accertamento, Cartelle di Pagamento, Ipoteche e Pignoramenti per importi superiori a 100mila euro.
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