Liana Serventi: ā€œCFI mi ha aiutato a crescere, oggi sono una persona più matura e consapevole”

articolo a cura di:
Lodovico Poschi
Lodovico Poschi

pubblicazione:

liana serventi CFC

Liana Serventi ĆØ una delle veterane di CFI crisi fiscale d’impresa. Vi ĆØ entrata a far parte dal 2016, dopo un colloquio con l’avvocato Simone Forte.

ā€œEro in cerca di un nuovo posto di lavoro su Milano che mi garantisse nuovo slancio e opportunitĆ  di crescita. CFI ĆØ stata la prima realtĆ  con cui sono entrata in contatto ed ĆØ stato amore a prima vista. Ricordo il colloquio con l’avv. Forte, persona che mi colpƬ molto per le grandi qualitĆ  umane. E cosƬ, dopo aver preso le informazioni necessarie, quando sono stata chiamata ho accettato senza esitare la proposta che mi ĆØ stata presentata. Ero certa di aver trovato la soluzione migliore e non ho avuto bisogno di cercare altre occasioniā€.

Qual ĆØ stato il tuo percorso formativo e professionale precedente?

ā€œLavoro da anni in studi legali, ho iniziato come receptionist ma poi mi sono resa conto di volere di più. Ho cercato di assorbire il più possibile quello che mi stava intorno e pian piano ho iniziato a conoscere termini giuridici e prendere confidenza con le scadenze. Mi ha interessato tutta la fase della contabilitĆ  e non ĆØ un caso che oggi sia entrata a far parte del team amministrativo di CFIā€.

Liana Serventi e CFI crisi fiscale d’impresaĀ 

ā€œSono entrata quando CFI era ancora in uno stato embrionale, in questi anni ho avuto la fortuna di assistere in prima persona al processo di evoluzione e di crescita che ci ha portati ad essere una delle realtĆ  più importanti nel panorama del legal in Italia. ƈ stato bellissimo essere parte attiva di questo straordinario percorsoā€.

C’è un momento della tua esperienza in CFI che ricordi particolarmente?Ā 

ā€œSicuramente l’inizio. Era una realtĆ  molto molto diversa rispetto ad ora, l’ufficio era piccolo e io ed Andreea Smolinschi eravamo in una stanzetta davanti all’ingresso e ci occupavamo letteralmente di tutto, dalla ricezione delle telefonate all’accoglienza clienti, fino a fissare appuntamenti per i legali alle commissioni in Tribunale. Iniziare cosƬ ĆØ stato tosto, ma ĆØ stato comunque un modo per ā€œfarmi le ossaā€ ed imparare molto e molto in frettaā€.

E’ vero che bisogna essere una persona speciale per lavorare in CFI?

ā€œOgnuno di noi lo ĆØ, basta fare in modo di dimostrarlo. Sicuramente CFI ĆØ una societĆ  che chiede tanto ai suoi collaboratori e per riuscire a stare al passo bisogna essere delle persone con una forte motivazioneā€.

Hai mai conosciuto qualcuno del board?Ā 

ā€œLa prima persona che ho conosciuto ĆØ stato l’avvocato Forte e come dicevo mi ha subito colpita perchĆ© ha dall’inizio cercato di mettermi a mio agio, giĆ  dal colloquio e soprattutto nei mesi successivi in cui ero l’ultima arrivata. Non conoscevo i colleghi ed ero a digiuno rispetto ad alcune procedure, ma lui si ĆØ sempre dimostrato una persona disponibile e pronta a sostenerti in tutto. Negli anni mi sono interfacciata anche con il dott. Carlo e anche di lui mi ha colpito il modo con cui si interfaccia con ognuno di noi nonostante la sua posizione di vertice. E’ un manager con una preparazione a 360°, che osserva dall’alto ed ĆØ sempre molto attento ad ogni dettaglio della nostra attivitĆ ā€.

Sei riuscita a crescere da quando sei in CFI?Ā 

ā€œDa quando sono entrata ho cambiato un paio di posizioni. Sono partita in una posizione ibrida, poi quando la societĆ  si ĆØ strutturata ho iniziato a lavorare nella segreteria legale fino ad occuparmi, come sto facendo adesso, delle questioni amministrative. Oggi mi sento più forte e in grado di giocare sfide professionali che un tempo nemmeno immaginavo. Tuttavia, la parte di me che ĆØ cresciuta di più ĆØ stata quella personale: sono diventata una persona più matura, più consapevole e focalizzata sul lavoro ed ho affinato la mia capacitĆ  di capire le prioritĆ  e concentrarmi su quelleā€.Ā