Intimazione di Pagamento: Cosa Devi Sapere e Come Difenderti Legalmente

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Intimazione di Pagamento Cosa Devi Sapere e Come Difenderti Legalmente

Cosa Devi Sapere e Come Difenderti Legalmente dall’Intimazione di pagamento

Intimazione di Pagamento: Come Difenderti. Questo è l’argomento che trattiamo in questo articolo, fondamentale soprattutto per il tempo in cui viviamo.

Abbiamo anche realizzato una infografica che contiene i 5 motivi che rendono nulla l’Intimazione, ecco il link per ottenerla gratis.

L’intimazione di pagamento è un atto legale importante che viene notificato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione quando è trascorso più di un anno dalla notifica della cartella esattoriale. Questo atto è un passo cruciale che consente all’Agenzia di procedere con l’esecuzione forzata dei debiti. Tuttavia, è fondamentale comprendere le implicazioni dietro l’intimazione di pagamento e le misure legali che possono essere intraprese per proteggere i propri interessi finanziari.

Cos’è l’intimazione di pagamento?

L’intimazione di pagamento è un atto notificato dalla Agenzia delle Entrate Riscossione quando è decorso più di un anno dalla notifica della cartella esattoriale. Questo atto ripropone un elenco contenente i dettagli della cartella esattoriale e rinnova l’invito a effettuare il pagamento. La sua notifica è necessaria solo se trascorre più di un anno dalla notifica della cartella. Se l’esecuzione forzata avviene entro l’anno, l’avviso di intimazione non è richiesto. Nell’intimazione di pagamento è contenuto l’”invito” al contribuente di provvedere al pagamento entro i 5 giorni successivi dalla ricezione dell’atto. Se al sesto giorno non si è provveduto al pagamento o alla richiesta di rateazione o ad agire stragiudizialmente e giudizialmente, l’agente della riscossione è autorizzato ad avviare un’azione esecutiva.

Protezione dei diritti del contribuente

La legge prevede che l’intimazione di pagamento sia motivata, fornendo al contribuente dettagli sugli importi addebitati e la fonte dei debiti. Questo permette al contribuente di verificare la correttezza delle informazioni e di contestare eventuali errori o illegittimità. 

E’ necessario che l’atto contenga un chiaro riferimento alla natura e ai motivi della pretesa, perchè non compete ad altri la ricostruzione dell’operato dell’agente della riscossione attraverso difficili se non incomprensibili sigle, codici e numeri. questo è uno dei vizi che può portare all’annullamento dell’atto

Al fine di verificare se il Fisco sta agendo contro i tuoi diritti, è fondamentale consultare un avvocato specializzato e sviluppare una strategia legale per evitare possibili conseguenze negative.

Tempistiche e azioni legali

L’intimazione di pagamento, che potrebbe rappresentare un “riassunto delle puntate precedenti (alias cartelle di pagamento)” ha quindi il fine di rendere nuovamente efficace l’azione introdotta dal Fisco se quest’ultimo non si è mosso entro un anno dalla notifica della cartella. Come per la cartella di pagamento, anche l’intimazione ha efficacia un anno.

Quindi se in data 25 maggio 2022 hai ricevuto un’intimazione di pagamento e in data 6 settembre 2023 la tua Banca ti ha chiamato per dirti che Agenzia delle Entrate Riscossione ha richiesto di bloccare il tuo conto e di versarli decorsi 60 giorni dalla ricezione, è fondamentale rivolgersi a un avvocato: l’Agente della riscossione ha azionato l’intimazione di pagamento oltre il termine di 1 anno e quindi quel pignoramento è illegittimo!

Intimazione di Pagamento, come difendersi: la procedura di impugnazione

Se ricevi un’intimazione di pagamento (qui una strategia che ci ha permesso di annullare una intimazione a un imprenditore), è importante comprendere che non è possibile contestare il merito della pretesa esattoriale, cioè non si può più contestare se quell’IVA del 2009 è stata correttamente calcolata e doveva essere versata negli importi indicati. Tuttavia, puoi impugnare l’intimazione per vizi propri, come ad esempio l’assenza di informazioni chiave o errori nella procedura di notifica o per la mancata indicazione del calcolo degli interessi applicati. È consigliabile consultare un avvocato specializzato in materia fiscale per valutare se è possibile intraprendere un’azione legale valida.

In questo caso è essenziale far valere questi vizi tempestivamente e la legge impone il termine stringente di 20 giorni… quindi ricevuta l’intimazione hai solo 5 giorni prima di subire l’azione esecutiva e hai solo 20 giorni per far valere tutti i tuoi diritti!

In conclusione, l’intimazione di pagamento è un atto legale che richiede attenzione e comprensione. Proteggere i propri diritti finanziari è essenziale, e consultare un avvocato specializzato può essere un passo importante per evitare possibili conseguenze negative. In caso di ricezione di un’intimazione di pagamento, agire tempestivamente e cercare assistenza legale può fare la differenza nel preservare i propri interessi finanziari.

 

 

Intimazione di Pagamento come difendersi e cosa devi assolutamente sapere

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