Dietro un fermo amministrativo, un’ipoteca o un pignoramento c’è sempre una storia. La storia di chi, per tante ragioni, non ha potuto pagare e ha contratto un debito con ex Equitalia.
E anche Mariella, infermiera di Torino, ha una storia personale che l’ha portata a cadere nella “trappola” dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
“Io volevo pagare, avevo anche rateizzato. Poi, tra mille impegni me ne sono scordata. Non ho saltato le ultime rate, portando quel debito a una cifra esorbitante, tra sanzioni e interessi”.
E, a fronte di quel debito, ex Equitalia ordina il fermo amministrativo della sua auto, la vecchia utilitaria con cui accompagna i figli a scuola, va al lavoro e a fare la spesa…
“Ero disperata. Con un lavoro impegnativo su turni, 3 figli e le difficoltà economiche dopo il divorzio, purtroppo mi ero dimenticata di quei pagamenti. E tutti i soldi che servivano per riavere la macchina proprio non li avevo”.
È questo che Mariella racconta a Veronica, una dei nostri Difensori Patrimoniali, persone come te, che hanno avuto in passato le tue stesse difficoltà, e oggi vivono questo lavoro un po’ come una missione.
L’incontro, nei nostri uffici di Milano, evidenzia ben tre “vizi” che per Legge annullano il debito con l’ente riscossore:
- mancata notifica delle cartelle esattoriali
- prescrizione
- decadenza
E quella che per Mariella era una speranza, grazie al ricorso curato da noi di CFI Garanti del Contribuente diventa presto realtà: insieme al fermo amministrativo la Commissione Tributaria di Torino annulla il debito al 100%. La sentenza ribadisce, inoltre, come le prove di notifica in fotocopia non siano valide in sede giudiziaria.
Mariella ha potuto “rimettere in moto” la sua vita e oggi riparte da un debito annullato “in punta di diritto”.