Fermo Amministrativo e Veicolo Cointestato: Navigare nelle Acque della Fiscalità

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

pubblicazione:

Fermo Amministrativo e Veicolo Cointestato

Fermo Amministrativo e Veicolo Cointestato: Navigare nelle Acque della Fiscalità

Il fermo amministrativo (disciplinato dall’Art. 86 del D.P.R. n. 602/1973) è una realtà che ogni imprenditore deve affrontare con la giusta conoscenza e attenzione. Questo strumento, previsto dall’art. 86 comma 1 del DPR n. 602/73, può portare serie difficoltà all’azienda, specialmente se si tratta di veicoli cointestati. Esaminiamo di seguito le peculiarità del fermo amministrativo in riferimento ai veicoli cointestati, un’area spesso trascurata ma di vitale importanza.

Il Fermo Amministrativo: Cosa Implica?

Il fermo amministrativo, come azione intrapresa dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, blocca l’uso di un veicolo finché non viene estinto un debito specifico con l’erario. Questo si verifica a seguito di mancati pagamenti di tributi, tasse (come IVA, IRPEF, Bollo auto), o sanzioni amministrative. La procedura inizia con un preavviso, dando al debitore 30 giorni per regolarizzare la situazione. In assenza di un’azione correttiva, il veicolo viene iscritto nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), impedendo la sua circolazione fino al saldo del debito​​.

Veicolo Cointestato: Una Protezione Legale

Quando un veicolo è cointestato, emergono sfaccettature legali interessanti. La normativa vigente e le sentenze giurisprudenziali, come la sentenza n. 1374/2017 della CTR Piemonte, chiariscono che non è legittimo iscrivere un fermo amministrativo su un veicolo cointestato se uno degli intestatari non è debitore. Questo salvaguarda gli interessi dell’intestatario non debitore, evitando di imporgli limitazioni ingiuste​​.

Come Risolvere se Ricevi un Fermo su Auto Cointestata

Nel caso si riceva un fermo amministrativo su un veicolo cointestato, è fondamentale agire rapidamente. La soluzione più efficace è presentare un ricorso. Questo implica contestare formalmente l’atto presso le autorità competenti, sottolineando la cointestazione e il fatto che uno degli intestatari non è debitore. Un ricorso ben fondato può portare alla revoca del fermo, salvaguardando così i diritti di entrambi gli intestatari.

Cointestazione di Auto Dopo Avere il Debito: Possibile Revoca da Parte del Fisco

Un altro aspetto da considerare è la cointestazione di un’auto dopo aver contratto il debito. In questo caso, il fisco può intervenire per revocare la cointestazione, qualora venga ritenuta un tentativo di eludere il pagamento del debito. È quindi importante essere consapevoli che tali manovre possono essere soggette a scrutinio e eventuali azioni legali da parte dell’ente creditore.

Conclusione e Azioni Proattive

Il fermo amministrativo e la sua applicazione ai veicoli cointestati costituiscono un ambito delicato, che necessita di un’attenzione particolare. Per gli imprenditori, è fondamentale essere informati e pronti ad agire, impugnando atti e valutando soluzioni per ridurre i debiti fiscali. In situazioni complesse, l’assistenza di esperti come quelli di CFI – Crisi Fiscale d’Impresa può essere cruciale per navigare con successo in queste acque turbolente.

Ricorda che Gestire il debito fiscale è fondamentale per cui è sempre opportuno partire da una concreta analisi del debito per comprendere se sia possibile, attraverso gli strumenti del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, abbatterlo del 70-80% e pagare il restante 20-30% in 4-5 anni dopo averlo impugnato.

Risolvi il debito fiscale