Definizione liti pendenti, tutte le novità nell’intervista del team legale Crisi Fiscale d’Impresa
In questa intervista l’avv. Giuseppe Filippo Ronchieri, facente parte del team legale dell’avv. Simone Forte e del dott. Carlo Carmine, fondatori di CFI – Crisi Fiscale d’Impresa ha trattato la definizione delle liti pendenti.
Sempre nell’ambito della Rottamazione, esiste l’istituto della definizione delle liti pendenti o definizione agevolata delle controversie tributarie.
Questo strumento consente di definire in modo agevolato i contenziosi in cui è parte Agenzia delle Entrate o ADM, pendenti dal 1° gennaio 2023, in ogni stato e grado del giudizio, compreso il giudizio di Cassazione.
Per individuare correttamente le liti definibili, vanno fatte due verifiche fondamentali: va verificata la natura tributaria della materia del contendere ovvero le liti pendenti presso le Corti di Giustizia Tributaria di I e II grado, che abbiano ad oggetto sia l’impugnazione di atti di natura impositiva (es. avvisi di accertamento e atti di irrogazione delle sanzioni), sia di atti meramente riscossivi; va verificata la natura del soggetto parte pubblica in giudizio, ovvero l’Agenzia delle Entrate o l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Quindi se si ha un giudizio in corso in cui sia parte l’Agenzia delle Entrate o l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, fino al 30 settembre 2023 è possibile presentare apposita domanda di definizione all’Agenzia delle entrate parte in giudizio.
Definizione liti pendenti: un passo oltre
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