Cosa c’è dietro all’avviso di accertamento?

articolo a cura di:
Lodovico Poschi
Lodovico Poschi

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Dietro all'avviso di accertamento

Dietro all’avviso di accertamento: ecco i risvolti che non conoscevi!

L’invio di un avviso di accertamento con il quale il Fisco intima all’imprenditore a pagare una certa somma è preceduto da una “procedura” di controllo.

La fase istruttoria della procedura di controllo è quella nella quale si acquisiscono e si valutano tutti gli elementi idonei a giustificare la pretesa fiscale.

Come facilmente intuibile, questa fase è particolarmente delicata perché incombe sull’Ufficio l’onere di acquisire gli elementi comprovanti la presunta evasione o l’elusione fiscale.

Presunta, appunto. Perché in mancanza della prova, all’avviso di accertamento mancherà la fondatezza e, quindi, sarà suscettibile di annullamento da parte del Giudice tributario. 

Accertamento fiscale, procedura di controllo più o meno aggressiva.

Nella fase di accertamento, l’Agenzia delle Entrate dispone di molti strumenti per controllare il singolo contribuente.

Esistono modalità più o meno aggressive con le quali il Fisco decide di svolgere il controllo. Si va dal controllo “in azienda” all’invio di una richiesta di documenti, per arrivare alla notificazione di un semplice “avviso bonario”.

Avviso bonario, il contraddittorio con il Fisco

Una delle possibilità che si possono verificare a seguito di un accertamento da parte del Fisco è l’invio di un avviso bonario.

In questo caso l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente la presenza di errori di compilazione della dichiarazione o di eventuali irregolarità nell’esecuzione dei versamenti.

L’invio dell’avviso bonario crea un rapporto diretto tra Fisco e contribuente, che può in questo modo sanare la sua posizione ed evitare inutili iscrizioni a ruolo e le connesse cartelle esattoriali (leggi qui tutti i segreti su come rispondere).

La libertà di scelta del Fisco non è assoluta

Come avviene in tutti i settori nei quali la Pubblica Amministrazione si muove attraverso poteri “discrezionali”, la libertà di scelta concessa non è assoluta e non può risolversi in un mero arbitrio.

In parole povere, la legge prevede diversi vincoli nella scelta dei poteri istruttori da utilizzare.

È utile sapere che, in caso di violazione di questi vincoli da parte dell’Agenzia delle Entrate, per l’imprenditore sotto accertamento esiste la possibilità di andare in giudizio tramite un professionista specializzato allo scopo di annullare l’avviso ricevuto (compila il Form e verrai ricontattato entro 1h)

C’è sempre una via di uscita

Abbiamo elencato prima le modalità della fase di accertamento.

Ma non è questo che conta.

Ciò che può fare la differenza, indirizzando l’esito dell’accertamento a tuo favore, è farsi assistere da un professionista con esperienza in materia.

Non dimenticarti, infatti, che basta una singola irregolarità, posta in essere dall’Amministrazione finanziaria durante la procedura di accertamento e prontamente fatta valere dal tuo difensore tributario nelle competenti sedi, per far cadere nel nulla il successivo avviso di accertamento!

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