Cartelle Esattoriali, nuovo rinvio al 1° marzo: la 1a cosa da fare per le aziende

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Cartelle esattoriali, arriva la nuova mini-proroga che congela la ripartenza della riscossione.

Precedentemente in scadenza a fine gennaio, l’invio delle cartelle esattoriali è stato appena sospeso per un altro mese, fino al prossimo 28 febbraio per l’esattezza.

Il provvedimento restituisce una nuova boccata d’ossigeno per i tanti imprenditori con situazioni debitorie aperte e che hanno quindi ulteriori 30 giorni per Gestire le proprie posizioni debitorie (qui il link per ricevere maggiori informazioni) prima della valanga di cartelle esattoriali e atti che faranno capolinea a partire dal 1° marzo.

Per il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, quella appena varata non sarebbe “la soluzione ottimale” e sulla stessa linea anche il suo vice Laura Castelli che, intervenuta sul tema, ha affermato: “Non si poteva fare diversamente, da prossimo governo norme organiche”.

Ad ogni modo, immediatamente operativo con comunicazione del CDM di ieri, 29 gennaio, il provvedimento potrebbe trovare spazio nella ormai prossima conversione nel decreto Milleproroghe.

Stop a Cartelle esattoriali e Atti fiscali da Agenzia delle Entrate fino a fine febbraio

Precedentemente sospesi fino al 31 gennaio, gli atti e le cartelle esattoriali non saranno notificate neanche per l’intero mese di febbraio

Ad oggi, però, mancano i provvedimenti che regoleranno la ripresa della riscossione a partire dal 1° marzo.

Una cosa è certa: sarà pioggia di cartelle esattoriali e atti fiscali. L’ormai “magazzinobloccato da un anno ha con sé oltre 54 milioni di “bustepronte all’invio fisico e telematico.

Si tratterà non solo di avvisi di accertamento e avvisi bonari di Agenzia delle Entrate. Ci saranno, infatti, anche ipoteche, pignoramenti e intimazioni di pagamento di ex Equitalia. Tutti questi atti, se non gestiti al meglio, rischieranno di ledere le aziende in modo profondo.

A causa della crisi, infatti, imprenditori e aziende andranno incontro allo spettro del fallimento. Ma esistono strumenti giuridici come il concordato preventivo e la transazione fiscale, ribattezzato il “nuovissimo saldo e stralcio per le aziende”, che possono aiutare gli imprenditori a salvare i business e farli ripartire già dal 2021. Serve però affidarsi alle persone giuste, a professionisti esperti.

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