Cartelle esattoriali, in arrivo una proroga di 150 giorni

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Cartelle esattoriali, in arrivo una proroga di 150 giorni per pagare?

Il Parlamento chiede al Governo un lasso di tempo maggiore per provvedere al pagamento delle cartelle esattoriali notificate dal 1° settembre e la possibilità di rientrare per chi non ha pagato le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio: queste le risoluzioni a cui approdano Camera e Senato in materia di riscossione.

Quanto tempo avrà un imprenditore per pagare?

Il decreto legge fiscale, che anticipa la legge di bilancio, prevede un’estensione da 60 a 150 giorni del termine per il pagamento delle cartelle notificate nei mesi successivi alla ripresa della attività di notifica dello scorso 1° settembre.

In parole povere: le cartelle di pagamento verranno notificate, ma il contribuente avrà 150 giorni (e non più 60) per provvedere al pagamento delle stesse.

Questo significa che ha più tempo per poterle ridurre o annullarle!

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Inoltre, è prevista la possibilità di garantire una più agevole ripresa della riscossione, concedendo la possibilità di allungare i termini per il pagamento delle rate dovute per la definizione agevolata dei carichi e di concedere una sospensione corrispondente a quella disposta in favore degli altri debitori di Agenzia delle Entrate – Riscossione, pari a 18 mesi, per lo meno con riferimento alle scadenze previste per il 2021.

La risoluzione del Governo è finalizzata a strutturare una rottamazione quater, con la quale definire in via agevolata le cartelle stesse.

Cosa succede agli imprenditori con rateizzazioni Rottamazione Ter e Saldo Stralcio?

Per le rateizzazioni sospese nel periodo covid si è valutato di rimodulare i piani originari, consentendo un rientro graduale dei debiti derivanti dalle stesse.
Inoltre, si prevede di riconoscere un’ultima possibilità ai contribuenti che non siano stati adempienti per 10 rate, i quali non si vedranno decaduti automaticamente dal piano di rateizzo, ma riceveranno un’intimazione di pagamento, come ultimo avviso per adempiere al pagamento.
Per questo ed altri motivi il consiglio è di scoprire quelli che sono i 5+1 vizi fondamentali che permettono l’annullamento dell’intimazione di pagamento.

Il Governo se da un lato di salvaguardare i diritti dei contribuenti, dall’altro tenta di revisionare i procedimenti di smaltimento dei crediti fiscali realmente inesigibili.

 Come può un imprenditore sfruttare questa proroga per annullare le sue cartelle esattoriali?

Dopo oltre 18 mesi di stop fiscale, infatti, la riscossione è davvero ripartita e ogni manovra allo studio non andrà mai ad annullare il debito accumulato dagli imprenditori italiani. Ora tutti gli imprenditori, compreso te che stai leggendo, siete in tempo per farti seguire da un nostro professionista e liberarti dal debito una volta per tutte.

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