“Maggiore calo dei servizi rispetto all’industria”, segnala il report del Centro studi Confindustria. Per lāautomotive servono incentivi e sostegno.
Il Centro studi di Confindustria dice che il netto rialzo nel terzo trimestre (+15,9%) ha sostenuto il Pil di questāanno.
Tuttavia la seconda ondata della pandemia e le restrizioni per combatterla non sono segnali incoraggianti per i dati del quarto trimestre. Ciò causerà una partenza lenta nel 2021. Le stime prevedono un calo più basso nel 2020, ma un rialzo più basso nel 2021.
Netto calo dei servizi rispetto allāindustria
I consumi sono di nuovo in calo, le famiglie tendono a risparmiare sempre di più. Di conseguenza si riduce l’occupazione. Mentre in molti settori si fa sentire il peso del debito e degli oneri finanziari, questo mette a rischio gli investimenti anche per il 2021. Le misure restrittive previste per il periodo natalizio sono preoccupanti perchĆ© andranno ad impattare negativamente sullāeconomia giĆ in crisi.
Per lāauto servono incentivi e sostegno
Il Centro studi di Confindustria ha rilevato che quello dellāautomotive ĆØ stato il settore italiano maggiormente penalizzato dallo scoppio della pandemia. Si riporta una perdita di circa il 30% della produzione di auto, carrozzerie e componenti nei primi 10 mesi del 2020. Lāautomotive era giĆ in ācrisiā prima dellāarrivo del Covid19 e oggi le prospettive non sono rosee visto che lāincertezza che stiamo vivendo verrĆ trascinata anche per tutto il 2021. Sono stati chiesti incentivi per lāacquisto di auto elettriche e a basse emissioni per fare in modo che si rialzi la produzione.
Nel Decreto Natale non si è parlato di questo e tantomeno della sospensione della riscossione che a questo punto ripartirà il 1 Gennaio più aggressiva che mai. Infatti i primi a doversi preoccupare saranno coloro che hanno situazioni debitorie maggiori di 100mila euro.
Prima di farti prendere alla sprovvista dal fisco valuta la tua situazione debitoria insieme a CFI Legal.