Avviso di Accertamento Agenzia delle Entrate, come annullarlo grazie ai 3 Vizi Formali
Immagina di approfittare di qualche piccolo errore da parte dell’Agenzia Delle Entrate, per annullare il tuo debito. Queste piccole mancanze da parte dell’ente riscossore ci sono nella maggior parte dei casi. Bisogna conoscerle, analizzarle e attuare una strategia adatta alla singola situazione.
Questi “errori”, che spieghiamo nei dettagli in questo video, vengono identificati come vizi e in questo articolo ti spiegheremo in modo facile, pratico e concreto uno ad uno.
Partiamo con il primo: Il “Vizio di Competenza”.
Che cos’è il Vizio Di Competenza?
Un vizio legato semplicemente all’ufficio che ha emesso l’avviso di accertamento, premesso che non tutti gli uffici sono competenti ad emetterli. L’attività di controllo dev’essere fatta dall’ufficio in relazione al quale il contribuente è territorialmente collegato.
Infatti, la normativa prevede che l’ufficio territorialmente competente sia l’ufficio nel cui territorio si trova il domicilio fiscale. In altri termini, la residenza alla data in cui è stato si sarebbe dovuta presentare la dichiarazione dei redditi.
Se questa cosa non è stata verificata e fatta in modo corretto, potrebbe darti la possibilità di annullare il tuo debito al 100%. Ma non è finita qui.
Il secondo vizio, quello di “decadenza”, è anch’esso semplice da identificare.
Scopri il Vizio di Decadenza
Si tratta di verificare se l’ufficio abbia emesso e notificato l’avviso di accertamento entro un determinato termine previsto dalla Legge.
Sì, perché sono previsti termini per evitare che il cittadino per ragioni di certezza del diritto, si senta controllato a tempo indeterminato.
Infatti, il legislatore prevede due tipologie di termini a seconda che sia stato o non sia stata presentata la dichiarazione dei redditi.
Se la dichiarazione è stata presentata, l’ente impositore potrà controllare il contribuente entro 31 Dicembre del quinto anno successivo a quello di trasmissione della dichiarazione fiscale.
Invece, se omessa, dovrà farlo non più entro il quinto ma entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui si sarebbe dovuta presentare la dichiarazione dei redditi.
Quindi, potrebbe portare all’annullamento del tuo debito la verifica del rispetto di questi termini.
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Il terzo, ma non ultimo, è quello di “difetto motivazionale”.
La motivazione in sé è di fatto l’indicazione all’interno dell’avviso di accertamento delle ragioni sottese alla pretesa dell’amministrazione finanziaria.
È determinante perché consente di controllare il ragionamento che ha fatto il funzionario.
Quindi, devi essere in grado nel momento in cui vieni chiamato in causa di valutare se quella determinata richiesta di denaro sia giusta o meno.
La motivazione, ove mancasse, renderebbe l’avviso di accertamento un atto arbitrario e in quanto tale è insostenibile e inaccettabile nel momento in cui invece sussiste consente comunque di contestare la richiesta di fronte al giudice.
Questa pratica è più complessa da gestire.
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Come posso gestire e risolvere un avviso di accertamento grazie ai 3 vizi formali?
Noi ti consigliamo in ogni caso di affidarti a persone esperte per non commettere errori e fare scelte sbagliate. Potrebbero sancire la fine di un’azienda. Non puoi permetterti di sbagliare così da annullare il debito fiscale.
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