Annullare un’intimazione di pagamento
La possibilità di aderire alla Rottamazione Quater sembra ormai un lontano ricordo e ad oggi è tempo di fare i conti con le rate. Intanto Agenzia delle Entrate Riscossione continua incessantemente a notificare intimazioni di pagamento.
Per questo motivo se anche tu hai ricevuto un atto da Agenzia delle Entrate Riscossione in cui in alto a destra c’è scritto “intimazione di pagamento” allora non hai un minuto da perdere.
Devi agire con la massima sollecitudine perché in questo caso il Fisco è impietoso e sta per aggredire il tuo patrimonio in modo pesante se decorsi i 5 giorni contenuti nell’avviso non ti sei attivato in nessun modo.
Questo, insomma, è il momento di prendere in mano la situazione e affidarti ad un professionista esperto per non sbagliare la prossima mossa.
Come richiedere l’annullamento all’ente creditore in via stragiudiziale
L’Agenzia dell’Entrate – Riscossione ha il compito di riscuotere. I titolari del credito a cui va effettivamente il pagamento sono gli enti impositori, quali ad esempio INPS, Agenzia delle Entrate, Comuni e altri.
L’annullamento, detto “sgravio”, dovrà essere richiesto direttamente all’ente creditore a cui è riferito il tributo, con in copia conoscenza l’agente della riscossione, avendo ormai ricevuto il compito di riscuotere l’importo.
Mettiamo il caso che tu abbia sempre regolarmente pagato la tassa sui rifiuti (TARI) al tuo comune di residenza, ma l’altro giorno in cassetta hai trovato un’intimazione di pagamento e al suo interno c’erano una serie di cartelle riferite a TARI 2019, 2020 e 2021. In quel caso potrai rivolgerti in via stragiudiziale all’Agenzia delle Entrate Riscossione e al Comune chiedendo di annullare l’atto in quanto riferito a tributi già versati.
L’istanza da rivolgere all’ente si chiama “autotutela”.
Con l’istanza di autotutela chiedi all’ente di correggere il proprio errore.
Se l’ente annullerà in tutto o in parte il debito, invierà all’Agenzia delle Entrate lo “sgravio”, cioè l’ordine di non procedere all’incasso.
L’Agenzia in questo modo non procederà esecutivamente.
Se invece l’Agenzia delle Entrate – Riscossione non riceve dall’ente impositore lo sgravio, è obbligata per legge a procedere con la riscossione.
Non c’è un termine per presentare la domanda. Il consiglio però è quello di agire tempestivamente. Con una strategia difensiva adeguata e l’aiuto di un team esperto come quello di CFI – Crisi Fiscale d’Impresa puoi davvero risolvere.
Inoltre, in alcuni casi specifici previsti dalla legge, puoi anche chiedere direttamente all’Agenzia delle Entrate riscossione la sospensione della cartella. Successivamente dovrai attendere l’esito delle verifiche dell’ente impositore.
Se hai ricevuto anche tu un’intimazione di pagamento, noi possiamo aiutarti.
Per segnalare qualsiasi irregolarità riscontrata è possibile comunque rivolgersi al Garante del contribuente con richiesta scritta in carta libera, specificando i propri dati anagrafici ed il codice fiscale.
È possibile richiedere uno sgravio totale o parziale: nel primo caso il tributo viene annullato per intero, nel secondo caso viene annullato solo in parte.
Al provvedimento di sgravio del tributo dovrà seguire il rimborso, totale o parziale, delle somme già eventualmente pagate.
Annullare un’intimazione di pagamento con CFI – Crisi Fiscale d’Impresa.
L’intimazione di pagamento preoccupa moltissimi imprenditori perché, con essa, il Fisco ti sollecita a saldare il tuo debito entro cinque giorni dalla notifica, a pena di esecuzione forzata.
Tuttavia, rappresenta anche il documento che può darti una grande opportunità per gestire e risolvere il tuo debito fiscale con l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ogni volta che l’imprenditore decide di ricorrere in giudizio, oltre il 50% delle volte riesce ad annullare totalmente o parzialmente il proprio debito con il Fisco.
Come vedi l’intimazione di pagamento può trasformarsi dall’incubo peggiore per un imprenditore alla sua più grande opportunità di risolvere i propri debiti con il Fisco.
Tuttavia parliamo di un atto estremamente delicato e per questo motivo serve necessariamente che ogni imprenditore sia affiancato da un professionista specializzato.
Se hai ricevuto anche tu un’intimazione di pagamento, noi possiamo aiutarti.
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Grazie al nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza riusciamo ad abbattere, fino ad annullare, avvisi bonari, avvisi di accertamento, cartelle di pagamento, ipoteche e pignoramenti del Fisco.
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