35 milioni di atti in arrivo dal 1° maggio da Agenzia delle Entrate Riscossione
Dal 1° Maggio 2021, ripartiranno le notifiche di cartelle di pagamento, avvisi di addebito, procedure esecutive e misure cautelari.
Per evitare la morsa del Fisco tutte le somme non pagate nel corso del periodo di sospensione (08 marzo 2020 – 30 aprile 2021) dovranno essere corrisposte, in un’unica soluzione, entro il 31 Maggio 2021.
Un pò di tempo in più è stato concesso per pagare le rate scadute nel 2020 e nel 2021 della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio”.
In questo caso infatti il contribuente potrà pagare alla data del 31.07.2021 le rate scadute nel 2020. Inoltre, a far data 30 Novembre 2021 saranno da versare le rate in scadenza scadranno nel corso del 2021.
L’alternativa potrebbe essere quella di proporre una rateazione delle somme dovute, con le nuove modalità inserite dal Decreto Ristori.
Accolta questa richiesta, il nuovo piano di dilazione beneficerà dell’estensione da 5 a 10 del numero massimo delle rate anche non consecutive.
Inoltre, è stata innalzata a 100.000 euro la soglia di debito oltre la quale è necessario comprovare la situazione di obiettiva difficoltà di adempiere.
Nel frattempo, rimaniamo in attesa dell’annullamento definitivo dei carichi affidati all’Agente della riscossione – periodo 2000 / 2010 – di importo residuo inferiore a 5.000 euro.
Che però ricordiamo è subordinata ad un Imponibile 2019 non superiore a 30.000 Euro!
Ovviamente, dal 1° Maggio potranno essere avviate nuove procedure cautelari o esecutive. Ciò si traduce nell’esecuzione anche di pignoramenti presso terzi.
In pratica, se prima dell’8 marzo 2020 avevi un debito di importo pari o superiore a 20.000 Euro, non rateizzato e che non riuscirai a saldare entro il 31 Maggio 2021, sei ufficialmente esposto all’iscrizione ipotecaria. Indistintamente, inoltre, anche a qualsiasi altra procedura di recupero coattivo delle somme come intimazione di pagamento o altro.
Sempre dal 1° Maggio riprenderanno “gli obblighi di trattenuta” derivanti da pignoramenti presso terzi di somme dovute a titolo di stipendio, salario o altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, nonché a titolo di pensione e trattamenti assimilati.
Dunque, il datore di lavoro, terzo pignorato, comincerà a trattenere le somme dovute fino alla concorrenza del debito oggetto dell’azione esecutiva.
Non dimentichiamoci, infine, che la sospensione dell’attività di Riscossione, disposta a partire dal 08 Marzo 2020 NON ha messo in standby la reale funzionalità degli Uffici.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha emesso e dunque protocollato, durante gli ultimi 14 mesi quasi 35 milioni di atti.
Questi, tra cartelle di pagamento e avvisi di addebito e tanto altro ancora, fanno già parte delle posizioni debitorie di tantissimi italiani, ma sono solo in attesa dell’OK per la notifica.
Mai come in questo momento quindi è opportuno verificare la tua posizione nei confronti del Fisco. L’Estratto di ruolo può aiutarti a capire quale sia la tua reale esposizione debitoria. Da un’attenta lettura di questo documento, invece, potrai capire se il tuo debito è prescritto o se ex Equitalia abbia commesso qualche passo falso.
Se non l’hai ancora fatto affrettati a richiedere il tuo estratto di ruolo e fallo visionare ad un consulente del nostro Team.